lunedì 13 aprile 2009

domenica 12 aprile 2009

Semplicità.................

Cronaca di un pranzo di Pasqua partendo dalla fine.
Nato tutto per gioco e voglia di stare bene.
Le fragole, rosse, golose, nervosette, il lime, vanigliato, esotico, sorprendente.
Ed al posto della solita spaghettata con le vongole, abbiamo voluto riscoprire un sautè di vongole allo zafferano, semplice, saporito e con quel tocco di orientale dato dalla spezia, che ben gli sta.
L'orata al sale era d'obbligo, questa volta risultata davvero magistrale grazie alla spruzzata finale di limone sul sale ed alle erbette infilate nella pancia del pesce (timo, salvia e rosmarino).







Sautè di vongole allo zafferano
1 kg di vongole veraci
1 scalogno
prezzemolo a volontà
peperoncino
zafferano
olio
1/2 litro di fumetto di pesce (resti di uno scorfano, due porri, 4 carote, 1 cipolla rossa, sale)

Soffriggere lo scalogno finemente tritato con il peperoncino (la quantità del peperoncino può variare a seconda dei gusti, ma è meglio non abbondare per non coprire il sapore della vongola) in un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva.
Rosolare bene e poi porre sul fuoco le vongole, lasciate precedentemente spurgare in acqua per circa 2 ore (ho cambiato l'acqua una volta).
Aggiungere il fumetto di pesce ben filtrato, in cui è stato sciolto lo zafferano (qualche pistillo), incoperchiare e lasciare aprire le vongole.
Basta qualche minuto ed il sautè è pronto. Una bella manciata di prezzemolo fresco una volta spento il fuoco ed il gioco è fatto!


Orata al sale
1 orata da 1 kg
timo, rosmarino, salvia
2 limoni
1,5 kg sale grosso grezzo

Foderare con carta da forno bagnata una teglia.
Predisporre un strato non troppo grosso di sale alla base.
Riempite il pancino della orata di rosmarino, timo e salvia, insieme ad alcune fette di limone.
Riporre il pesce sul letto di sale e ricoprire completamente col sale rimasto.
Chiude la preparazione una bella dose di succo di limone, spremuto sopra al sale.
In forno a 200°C per circa 40 minuti.
Sublime!




domenica 8 marzo 2009

domenica 22 febbraio 2009

La mia prima volta con le guancette di maiale





Oggi foto fosche ed un po' retrò catturano i profumi ed i sapori del nostro pranzo domenicale, in verità allegro e spensierato come sempre grazie anche alle guancette di maiale ed allo sciaglin (vino frizzante autoctono friulano, in barba agli ungheresi...) con cui ci siamo accompagnati.

La ricetta è presa a prestito da Graziana Scaglia (il blog si chiama ma che cavolo?!)

Ingredienti:
4 guancette di maiale
1 carota
2 gambi di sedano
1 cipolla
rosmarino
1/2 litro vino rosso (Merlot)
1/2 litro brodo di verdure
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
noce moscata
sale e pepe

Far rosolare a fiamma vivace le guancette tagliate a dadi con un filo d'olio ed il rosmarino.
Quando sono ben colorate, aggiungere il vino rosso e lasciare andare a fuoco basso fino a ridurre il liquido della metà.
Aggiungere a questo punto le verdure tagliate a tocchetti e il brodo, il concentrato di pomodoro ed aggiustare di sale e pepe e, se piace, insaporire con una grattatina di noce moscata.
Lasciar cuocere a fuoco moderato per un paio d'ore.
Frullare a questo punto a parte la salsa ed unirla nuovamente alla carne.
Sono fantastiche con una bella polenta morbida (noi abbiamo usato una profumatissima farina di mais di Socchieve - Carnia - macinata a pietra).

Da rifare, in quanto la ricetta è davvero semplicissima, il piatto saporitissimo ed è risultato molto digeribile e, di questi tempi non guasta, è pure economico!

sabato 21 febbraio 2009

Profumi di Sicilia



Antichi ricordi di una estate passata alle pendici dell'Etna, che gorgogliava incessantemente nell'aria.
Le piante di cappero che crescono spontanee tra i sassi, l'odore del mare e del latte di mandorla.
In un Friuli gelido e ingessato, ricreo un piccolo angolo artificiale di Trinacria con questa insalata di arance, finocchi ed olive nere.

domenica 15 febbraio 2009

I buoni presupposti garantiscono i risultati: ovvero come le aspettative si autorealizzano



Era talmente forte oggi il desiderio di preparare un piatto ricco, succulento, passionale e pieno, ed era talmente trascinante questo profumo di primavera che mi fa creare ai fornelli bouquet di aromi e sapori, e quanto sole finalmente a scaldare i pensieri addormentati... che posso dire, oggi per me è iniziata la primavera ed ancora incredula ed intontita mi sento sbocciare.



Avevo voglia di primavera e la primavera è arrivata!
Avevo voglia di un piatto passionale ed è arrivato o'lasagnone!

E' in verità un ottimo pasticcio che ho chiamato alla napoletana, perchè al posto della pasta all'uovo uso la pasta di Gragnano di grano duro (o' lasagnone!), ma in realtà la preparazione ricalca quella delle tipiche lasagne alla bolognese.

Ho preparato un ragù di carne e salsiccia.

Ingredienti
300 gr carne macinata manzo e maiale
1 salsiccia
1 cipolla di Tropea
1 gambo di sedano
rosmarino e salvia
1/2 bicchiere di vino rosso (Cabernet Franc Anzelin)
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella

Soffriggere cipolla, sedano ed aromi con la salsiccia sbriciolata. Aggiungere dopo una decina di minuti la carne, far cuocere per altri 10 minuti. Sfumare con il vino rosso. Aggiungere 1/2 bicchiere d'acqua, salare e aggiungere un pizzico di cannella. Cuocere per un paio d'ore.

Nel frattempo ho cotto o'lasagnone (circa 200 gr di pasta) in acqua salata.

Ho preparato anche la besciamella con i seguenti

Ingredienti
750 ml latte
75 gr burro
75 gr farina
zafferano
sale e pepe
noce moscata

Sciogliere il burro a fuoco bassissimo. Aggiungere la farina ed amalgamare bene. Aggiungere poi il latte freddo tutto in una volta e portare ad ebollizione. Salare, pepare, aggiungere lo zafferano e cuocere ancora per 20 minuti.

Ho unito infine i vari ingredienti a strati in una teglia da forno imburrata: pasta, ragù, pecorino, besciamella, pecorino, pasta ...

In forno a 200°C per 20 minuti.



domenica 8 febbraio 2009

Le trote di San Daniele del Friuli




Le settimane sono passate, veloci, piene, cariche di novità, e mi ritrovo a febbraio ad aprire per l'ennesima volta il mio blog solo per far visita silente ai miei amici blogger, e mi accorgo che è quasi un mese che non scrivo.
Il tempo è davvero relativo, attimi interminabili, anni che fuggono e sfuggono...
La mia passione culinaria non è svanita e mai potrà, vero è che in questi ultimi tempi mi sono data alla cucina essenziale, minimale, il tempo e la voglia sono stati pochi, l'impegno della fotografia e del postare improponibili. Quindi non avendo buoni pezzi da proporre ho preferito gironzolare in incognito senza lasciar traccia anche nei blog vicini.

Ma ieri ho cucinato le trote salmonate di San Daniele ed erano talmente belle che non ho potuto non fotografarle!
Quale occasione migliore per riprendere possesso del mio blog!
La ricetta c'è ma non c'è... ovvero bastano 3 limoni da tagliare a fette e posizionare in una pirofila e posarci sopra le trote con un filo d'olio. Basta una mezz'ora in forno a 200°C ed il gioco è fatto!

Devo ancora ringraziare Sabrina e Luca di Sapori DiVini per il premio che mi hanno assegnato ancora qualche settimana fa. Sabri e Luca, la sensazione, non può essere altro del resto visto che non ci conosciamo, è che siete davvero un portento!