mercoledì 30 luglio 2008

La cannella o cinnamomo è una spezia assai diffusa in occidente quanto in oriente. Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le due più frequentemente usate come spezie sono la Cinnamomum zeylanicum, e la Cinnamomum aromaticum (Nees).

La pianta

La cannella Cinnamomum zeylanicum, detta anche Cinnamomum verum è un piccolo albero sempreverde alto circa 10-15 m, della famiglia delle Lauraceae. La pianta è nativa dello Sri Lanka e la spezia che se ne ricava è la più fine e costosa.
La cannella Cinnamomum cassia (Nees), della famiglia delle Lauraceae, è detta anche cassia ed ha un aroma più aspro, ma è meno costosa, per cui è più raro trovare la prima o quanto meno trovarla non addizionata con la seconda. Viene prodotta in Vietnam, Sumatra e in Indonesia.

Storia e tradizione

La cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell'Esodo, era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata anche nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, portò gli Olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d'Europa.

Come si presenta

Cannella
Cannella

A differenza di altre droghe da cucina, la spezia non si ricava dal seme o dal frutto, bensì dal fusto e dai ramoscelli che, un volta liberati del sughero esterno e trattati, assumono il classico aspetto di una piccola pergamena color nocciola. La cannella può essere venduta in questa forma e sbriciolata al momento dell'uso, oppure essere venduta in polvere.

I bastoncini di Cannella conservano il loro aroma se conservati in barattoli di vetro ben chiusi e lontani da fonti di calore e dalla luce. Anche la polvere di cannella si conserva allo stesso modo anche se perde molto delle sue caratteristiche e del suo aroma.

Esiste pure un olio essenziale di cannella, ottenuto facendo macerare la corteccia in acqua marina e poi distillando il tutto. Il liquido ambrato che se ne ricava è più frequentemente usato come principio medicamentoso che non come spezia di cucina.

Sapore

Ha un aroma secco e pungente, che ricorda quello dei chiodi di garofano con una nota pepata. La cannella dello Sri Lanka ha un aroma ugualmente profumato, ma meno aspro e più dolce.

Come si usa

È usata in molti modi differenti da secoli. La tradizione occidentale la preferisce impiegata nei dolci di frutta, specie di mele, nella lavorazione del cioccolato, di caramelle e praline, come aroma in creme, nella panna montata, nella meringa, nei gelati e in numerosi liquori. La tradizione orientale e creola la usa anche nel salato, in accompagnamento di carni affumicate e non. Entrambe la amano come aromatizzante del tè.

A chi fa bene

Contiene tannini, olio essenziale, eugenolo (oltre 50 composti aromatici e terpenici), canfora. Usata tradizionalmente contro le infreddature e come antibatterico e antispastico, le viene oggi riconosciuta scientificamente la capacità di abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue, contribuendo a alleviare i disturbi dell'ipertensione. La medicina Ayurvedica e quella cinese la usano per i problemi mestruali, nel trattamento delle febbri, in alcuni disturbi intestinali e per i problemi legati al freddo in quanto ha un effetto riscaldante sul corpo. L'olio essenziale di cannella ha una forte attività antimicotica e favorisce la circolazione periferica se frizionato sulla pelle.

DI RITORNO DA MAURITIUS CARICHI DI BASTONCINI DI CANNELLA

Ricetta

Taijine di pollo alla cannella e alle pere caramellate

Ingredienti

4 cosce di pollo (preferibilmente biologico)

olio di oliva

2 cipolle tritate

2 bastoncini di cannella

10 cl di infuso di zafferano

sale grosso

1 mazzetto di coriandolo fresco

1 cucchiaino da caffè di polvere di zenzero

3 pere abate

1 cucchiaino da caffè di miele liquido

2 cucchiaio da minestra di semi di sesamo tostati

Lasciare in infusione per almeno 10 minuti alcuni filamenti di zafferano in 10 cl d'acqua tiepida.

Preparazione

Tagliare le cosce di pollo in 2 e cospargerle generosamente di pepe e sale prima della cottura.

Fare scaldare in po' di olio d'oliva e fare rinvenire le cosce di pollo in un tegame con i bordi piuttosto alti e il fondo spesso. Quando sono dorate, toglietele e buttate l'olio di cottura. Rimettere un altro po' d'olio e fate rinvenire a fuoco dolce le cipolle finchè sono ben morbide e dorate. Aggiungere le cosce di pollo e lo zenzero mescolando bene il tutto. Lasciare cuocere per qualche minuto a fuoco medio affinché le spezie si mescolino bene con il calore. Aggiungere se necessario un po' di pepe e di sale.

Preparare il piatto da tajine e versarvi dentro la preparazione aggiungendo i 10 cl di infuso con i filamenti di zafferano, il mazzetto di coriandolo e i bastoncini di cannella.

Lasciare cuocere almeno per 45 minuti. Quel che c'è di buono con un tajine, è che se gli invitati sono in ritardo, la cottura si può prolungare un po' senza problemi.

Durante la cottura, sbucciate le pere, tagliatele in quarti ed eliminate i semi. In una padella fate fondere un po' di burro, Aggiungere le pere e fare dorare dolcemente. Aggiungere il miele e fate cuocere finchè le pere siano ben caramellate in ogni parte.

Alla fine dei 45 minuti aggiungere le pere nel piatto da tajine e lasciar cuocere a fuoco dolce per 10 min. Servite caldo eliminando il mazzetto di coriandolo e cospargendo di semi di sesamo. Ma io aggiungo anche un po' di coriandolo fresco tagliato finemente per dare una nota colorata alla presentazione.

Da accompagnare con un semolino profumato alle spezie dolci che si sposa in modo perfetto con i sapori del tajine.

martedì 29 luglio 2008


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